INCONTRI ED EVENTI
Il Ponte caduto è un tema che in queste settimane è stato affrontato sotto molti profili in dibattiti, incontri, discussioni
di ogni genere. Ci si è interrogati sulle ricadute economiche, sociali, sulle (carenti) risorse finanziarie inserite nel Decreto Emergenze, si è disquisito su come ricostruirlo,
chi lo (ri)farà, in quanto tempo, sul destino di chi e cosa ci stava sotto o a lato. Di zone rosse e zone arancioni. Di mobilità, trasporti, vecchie e nuove concessioni.
Di responsabilità e di colpe. Noi vogliamo affrontare il problema sotto unaltra prospettiva. Come si ricostruisce una comunità e il suo spirito dopo un evento drammatico
come questo. Come giocano gli individui ma anche il collettivo nella ricostruzione materiale morale di un tessuto sociale squarciato da un evento come questo.
Vogliamo discutere insomma di come ci si rialza, di come si recupera un progetto corale di città, che forse non cera neppure prima o si era di molto affievolito.
Di come anche in questo caso da soli si rischia di perdersi e insieme forse di rialzarsi e tornare a camminare a testa alta. In fondo la comunità che si è ricostruita
nei gazebo sotto i resti del ponte mutilato, le tante azioni di solidarietà, lo spirito dei volontari, il senso di una reazione comune, dal basso, che si percepisce nel silenzio
irreale della zona rossa, lo sforzo che ha visto insieme, al lavoro, molti amministratori, militanti di associazioni, semplici cittadini, è un nuovo inizio. Per tutti.
Il tema ora è per fare che cosa e in quale direzione orientare queste energie che sembravano dimenticate.
Ci aiuteranno nella nostra ricerca i nostri ospiti: Maria Teresa Fenoglio,
psicologa torinese membro dell'Associazione Psicologi per i Popoli ed esperta in psicologia della Comunità. Maria Giulia Bennicelli, architetta ora fiorentina ma genovese di
nascita, autrice del libro "Case temporanee. Strategie innovative per l'emergenza abitativa post terremoto". Adriano Formoso, psicoterapeuta milanese esperto nella gestione del
post emergenza e cantautore. Milena Lanzetta, insegnante di scuola dell'infanzia ed autrice di libri e racconti per bambini.
In ultimo: anche lo sfondo del manifesto di questa iniziativa ci ha aiutato a rendere il senso di quello che abbiamo rinominato "il nostro evento 0". È unopera di un grande street artist, Banksy, realizzata su un muro di New York e poi venduta all'asta a Miami per ben 600mila dollari. Poco dopo la sua realizzazione , Banksy ha inciso un audio online in cui spiega che quel suo ultimo capolavoro di strada era “la rappresentazione iconica della battaglia per sopravvivere con un cuore spezzato”. Ci sembra renda bene lidea di una città che non ha mai smesso di resistere e di lottare per il proprio futuro.
Vai Controvento!